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WONDER WOMEN & POWER LIFTING
Intervista alla preparatrice atletica Antonietta Orsini ed alle atlete Flor Castro, 

Silvia Pagnotta, Alessandra Mannucci, Camilla Lucentini, Antonietta Orsini
A cura di: Daniela Piccone
16 giugno 2022

 




Int: facciamo delle presentazioni incrociate per rompere il ghiaccio... ognuna di voi dice qualcosa delle altre e non di sé, cominciamo a parlare di Antonietta, la vostra allenatrice...

Flor/Master 2: la verità è che lei è un punto di riferimento per me per la sua forza mentale, mi insegna ad essere più forte e questo mi piace, anche se a volte mi punge...

Silvia/Master 1: io ho conosciuto Antonietta al parco durante il lock down tramite un’amica in comune, quando insegnava all’aperto, e ho visto in lei la forza e l’essere una persona mentalmente vincente e mi sono riconosciuta, mi è piaciuto perché in un mondo maschile e maschilista come quello in cui vivo io se non sei così ti schiacciano ... io sono un istruttore di paracadutismo militare, l’unica donna civile su tutta Italia ...

Int: come soldato Jane?

Silvia: sì, più o meno

Anto: quando la vedo in difficoltà le ricordo sempre di quegli 80 km che ti sei fatta con lo zaino zavorrato e i piedi sanguinanti

Silvia: sì e non mi sono fermata perché eravamo in gruppo e se mi fermavo io eravamo squalificati... ho rivisto in lei un punto di forza e mi sono avvicinata a questo sport, che non conoscevo e non praticavo, e ho iniziato i personal con lei... vedo in lei forza, tenacia, lealtà e onestà, tutte cose che oggi sono merce rara.. io arrivavo da un periodo non bello e per me lei è stata un punto di riferimento ... se mi proietto nel futuro voglio essere come lei

Anto: meno male che le lacrime non si vedono... mi state commuovendo!




Int: per evitare che Anto pianga, chiediamo ad Anto come vede Flor e Silvia...

Anto: di Silvia mi ha colpito la serietà della persona, la sua tenacia, il suo percorso di donna forte mentalmente oltre che fisicamente... è la donna ideale per questo tipo di attività sportiva... ci posso fare affidamento

Anto: con Flora ci conoscevamo già come colleghe e lei è stata una sfida perché io sono aggressiva e lei è aggressiva quando si vuole difendere... lei è stata uno stimolo perché ho visto delle capacità fisiche in lei ma anche mentali ... ed io vivo di sfide, non solo quelle fisiche...

Int:  lo sapete che la parola ‘aggressività’ deriva dal latino adgredior che letteralmente significa ‘avvicinarsi’, dunque ha un significato molto positivo...

Flor: per tutto quello che Anto ha vissuto, il successo, le vittorie e il dolore fisico, lei è un punto di riferimento.. ed io anche con i miei amici la chiamo ‘coach’

Camilla/Juniores: vedevo che Alessandra si allenava sempre con Anto e mi ha stupito tanto quando mi ha detto che andava a fare anche lei la gara di stacco a Latina e da lì l’ho vista molto più motivata, ora si allena con Flora ... è stato molto bello

Alessandra/Master 3: beh anch’io seguo Antonietta in capo al mondo ... comunque non conosco bene Camilla, ma l’ho notata una volta e ho visto che partecipava alle gare... l’ho inquadrata meglio quando dovendo uno stacco maggiore che non avevo mai fatto (naturalmente c’era anche Anto), mi sono sentita supportata da lei che era dietro di me e mi ha detto “ce l’avevi!” ed era un incitamento, mi sono detta è vero che ce la posso fare!




Int:  vi sentite già gruppo o vi sentite squadra solo in alcuni momenti?

Silvia: sì anche se a livelli diversi, c’è una storia in comune, ci sono alcuni allenamenti insieme, magari capita di allenarsi più a coppie e ci confrontiamo ... vorrei proprio fare dei gruppi di allenamento più spesso insieme ...

Anto: abbiamo tutte le età in questa squadra che ora è al femminile ma dobbiamo coinvolgere anche i maschi ... poi c’è stata la dispersione dei 2 anni di pandemia perchè prima del lock down eravamo in 10-12 persone ... abbiamo anche esigenze d’orari diversi, ma dalla prossima stagione a settembre vorrei fare il sabato (per avere lo spazio in palestra) come giornata di raduno tutti insieme di confronto e di lavoro

Int: dunque nelle vostre intenzioni c’era l’idea della squadra mista e non solo femminile?

Anto: qualche maschietto lo vogliamo! Il gruppo di power lifting è aperto a tutti e forti si diventa, quindi accogliamo tutti

Alessandra: io i maschietti li ho trovati meno coraggiosi...

Flor: sono molto contenta di avere avuto riscontro dai maschi di quanto sono forte

Camilla: pensano che noi donne siamo deboli...

Int:  vorrei che ognuna di voi mi dicesse perché ha scelto proprio il pl?

Camilla: da piccola facevo sport di squadra e non mi trovavo ... poi Anto in palestra mi ha dato la motivazione, mi ha dato tanti risultati e mi piace tanto essere forte. Mi piace pensare di avere qualcosa di diverso dalle altre ragazze, di avere una particolarità mia, oltre alla forza fisica ci vuole tanta forza mentale... e l’aiuto da parte delle altre è importante anche se il lavoro è tuo




Silvia: io amo le sfide anche quando mi lancio con il paracadute, io faccio tutte cose un po’ maschili, non è un caso, mi piace essere forte nella vita... io non ho avuto un padre presente e mi sentivo di dovermi prendere cura di me e degli altri... dunque mi rendo conto che mi sento forte e non mi sento mai fuori luogo anche a confronto di uomini, di generali... parlando con Anto ho visto chi era e lei mi ha fatto innamorare del pl... mi piace perché mi metto alla prova con me stessa e mi piace anche distinguermi da quello che vedo intorno: tutti cercano le scorciatoie di vita in questa società, ad esempio in sala vedo queste ragazze che si allenano perché l’unica cosa è avere il culo grosso oppure gli uomini che vogliono avere solo il petto, ma non sanno che vuol dire il sacrificio, il sudore, l’impegno nella vita per guadagnarti una cosa...

Anto: manca un po’ la cultura di questo, sì c’è gente che non gli va di soffrire ma noi siamo in un ambiente fitness e ce n’è per tutti: anche lo svago, il divertimento .... se noi avessimo uno spazio diverso dedicato al lavoro della forza in palestra, visibile, nascerebbe un pochino più di curiosità su quello che facciamo con i pesi... Pensa a Flor ed Alessandra sono state sensibili e coraggiose ad avvicinarsi al pl... Alessandra, che dopo 60 anni di sport, si è buttata in quest’attività pesante pur avendo le sue debolezze ed io cerco d’instillarle sicurezza ...

Alessandra: certo questo è il tuo compito ed il motto è stato “io non ho paura” .... ho visto nel video che dovevo fare gli stacchi da 85 kg ed io ne peso 51 ma mi tremavano le gambe e Anto mi diceva “devono tremare! È la giusta adrenalina!” ed è andata, lei mi ha dato lo stimolo per farcela da sola ed io mi sono sentita più sicura

Flor: mi sono incuriosita al pl vedendo Emanuela ed i ragazzi che sollevavano i pesi, poi mi sono incominciata ad allenare con Anto e le ho chiesto se avrei potuto provare e lei mi ha incoraggiato spiegandomi il percorso che avremmo potuto fare... dal solo pedalare ad avere tanta forza, quando sono in gara non ho paura ma devo lavorare di più mentalmente, tenere la concentrazione

Anto: la cosa bella di Flor è questo suo essere assente e presente, ma devi sapere contare i pesi e conoscere lo strumento per aggredirlo ... però lei ha una grande grinta e riesce a sensibilizzarsi e concentrasi sul corpo ed è brava

Int: cos’altro avete imparato e migliorato di voi stesse attraverso questa disciplina?

Flor: mi ha fatto diventare più determinata ... per me Antonietta é molto importante, non è solo la coach, la considero anche mia amica... mi conosce sa come sono messa con la testa...

Alessandra: è un momento nostro quello dell’allenamento e quello della gara ...

Anto: a 68 anni ti senti più sicura, Alessandra, ma già dovresti sentirti sicura e non dimenticare che sei stata una donna forte nel corso della tua vita, esternamente allo sport, dunque puoi essere più determinata anche nello sport ... E la stessa cosa vale per Flora, se c’è quella forza nella tua vita esterna allo sport, allora ci può essere la stessa determinazione anche nello sport con i giusti tempi

Camilla: bello che queste similitudini della vita possano essere riportate nello sport e nel superare le difficoltà... posso dire che per me può valere anche il contrario: quel giorno in cui supero le difficoltà nell’allenamento ed esco la sera con degli amici io mi sento potente ... quindi supero le difficoltà nei rapporti con le persone e porto la sicurezza dell’allenamento con me stessa in altri contesti

Anto: io ho iniziato a fare sport spinta da mia madre che mi vedeva timida e attaccata a lei, ma sicuramente lo sport mi ha dato sicurezza... fatto sta che lavoro con lo sport, comunico con le persone, sto in mezzo ai maschi e ci sto bene...

Silvia:  nel mio ambiente anche fisicamente può succedere che sono più forte di un uomo... quindi questo sport mi dà molta più sicurezza nella mia vita, nel mio lavoro e mi spinge sempre a fare meglio

Int: e cosa dicono i vostri amici e le persone che vi conoscono di questa vostra scelta sportiva?

Alessandra: rimangono perplessi, mi dicono che sei matta ... ma brava!

Anto: ora il pl è diventato molto più noto, ci sono ormai generazioni di approccio a questo sport, non come quando l’ho iniziato io che eravamo in dieci adesso c’è un movimento nazionale

Int: ma questo sport si concilia con la vostra femminilità o no? se sì, come?

Alessandra: si concilia benissimo! Come vedi posso passare facilmente dal modello sfilata a quello tuta!

Silvia: grazie al cielo ancora ho la mia femminilità, anche se per tutto il mio mondo sono “Maschia” ... questo soprannome nasce dal corso di paracadutismo che ho fatto per diventare istruttore, 20 giorni davvero pesanti ... erano le 11 di sera ed uscivamo da una sala tutti stanchissimi, e un generale simpaticissimo girandosi verso i ragazzi fa - “maschi, come va?”, ma nessuno se lo fila, l’unica che si gira sono io e gli rispondo “tutto bene, generale!”, allora lui si ferma e rivolgendosi ai ragazzi “comunque vi dico che l’unica a rispondere è stata lei!”... però ripeto la femminilità c’è. Devo dire che chi non conosce questo mondo, e sono soprattutto le donne, dice “ah stai attenta che diventi un uomo, sei troppo muscolosa... perchè sei bassa...”





Camilla: posso dire che la maggior parte delle volte questo è un pregiudizio delle femmine che non fanno niente

Silvia: almeno nel mio mondo maschile mi ammirano, mi dicono “ah ma sei forte!”, invece le donne no, ti criticano un po’ di più e dicono “fanno male questi pesi! Ma che sport è? non puoi fare un’altra cosa?”

Tutte: naturalmente il punto è che qualsiasi sport può far male, ma dipende da come sei seguito!

Anto: è uno sport pesante e l’ho vissuto particolarmente negli ultimi 5 anni ... anche per voi, pensate a come vi siete sentite alla fine della gara, stavate a pezzi, perché nel culmine della preparazione c’è uno stress fisico e mentale, il dopo-gara è sempre un po’ tremendo perché escono fuori i dolori e la stanchezza... infatti adesso stanno in relax e si riposano

Int: ogni quanto ci sono le gare?

Anto: ne hanno fatte quasi una al mese, dipende dalle organizzazioni ... ma non si possono fare tutte perché il corpo ha bisogno di recupero, abbiamo scelto le competizioni in calendario ...

Alessandra: però la gara mentale con noi c’è tutti i giorni

(risate)

Anto: mi aiutano anche loro a rinforzare me stessa ed io cerco sempre la sfida in tutto quello che faccio ... nel lavoro la sfida è affrontare loro che ogni giorno possono portarmi un problema diverso

Int: come vogliamo concludere? Camilla, tu che hai voluto le domande prima dell’intervista, quale ti preoccupava di più?

Camilla: quella sulla squadra, ma l’abbiamo fatta! io penso che a settembre ripartiremo alla grande, come una squadra con la S maiuscola perché vogliamo fare un giorno dove ci alleniamo tutte insieme e aperto anche alle altre persone.... Nello sport ho fatto pallavolo, sport di squadra, e ci allenavamo differentemente, ad esempio nella programmazione dovevamo fare tutte la stessa cosa, non so un bagher -a prescindere dal ruolo che giocavi- dovevi adattarti agli altri, ti spronava a migliorare ma vedevi che gli altri stavano già ad un livello oltre. Invece, nel pl tu vai con i tuoi tempi, hai la tua personale programmazione anche se sei in squadra...

Silvia: è una squadra ma in gara sono io con lui, il mio bilanciere, e sento solo la voce di Anto...

Flor: io annebbio tutto e sento solo lei, la coach...

Camilla: pure se c’è casino sotto il peso senti solo lei in gara, che ti dice -“dai non mollare, forza!”

Alessandra: alla prima gara che ho fatto ho detto – non mi dite che peso c’è, e sentivo solo la voce di Anto che diceva –“vai, alza!” e avrei potuto alzare anche un palazzo

Int: quando ci sono le gare voi partecipate come squadra CORPEA?

Anto: sì certo, c’è il punteggio di squadra e poi quelli individuali...

Int: dunque alla ripresa a settembre sperate di essere un bel numero ... non solo donne forti ma anche uomini forti

Tutte: sì!

Anto: si può fare gruppo e di parlare delle stesse cose come - quanto hai fatto? percentuali... poi s’innesca questo riconoscimento ed è bello

Alessandra: io mi rivedo i video degli allenamenti su Youtube per studiare gli errori ...

Anto: loro ormai sono conosciute quando vanno in gara grazie anche ai post che facciamo

Int: forse dovreste trovarvi un nome... “donne forti”?

Tutte: sì, ma forse ci dobbiamo pensare!

Int: grazie!

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